Quando si parla di coincidenze...
mi spiegate cosa ci faceva Anita sul ponte della nave, la stessa
nave sulla quale mi ero imbarcato, proprio per non doverla avere
sempre sotto gli occhi? Era proprio incredibile ...dopo tutti i
miei tentativi di sfuggirle e soprattutto di sfuggire alla sua
ossessione per me, era stato tutto inutile. Eppure non era stato
sempre così. C'era stato un tempo in cui ....
C'era stato un tempo in cui l'amavo, almeno credo, adesso invece
non sopportavo la sua presenza neanche a pochi metri da me...
E' la mia vacanza questa....qualcuno mi dica che lei non ha
scelto la Grecia come luogo di relax...per favore...Dio se ci sei
questo è il momento buono per farti vivo...
All'improvviso, mentre il mio sguardo malinconico spaziava tra le
onde cobalto della sera e il cielo sempre più scuro, una voce da
dietro le mie spalle venne a interrompere il corso dei miei
pensieri. "Anche tu su questa bagnarola"? No, non era
Anita. La voce usciva dritta dal mio sogno più bello. Letizia.
Un nome che evocava gioia e piacere al solo sentirlo. Un angelo
senza ali, forse, ma con un sacco di altre belle cosette. Un
angelo che aveva finora respinto, purtroppo, tutti i miei goffi
tentativi di volare al suo fianco...
"Non deve essere la mia giornata" pensai. Anita e
Letizia insieme, decisamente troppo per i miei gusti !!
Il problema e' che non avevo ancora visto cosa riservava il resto
della giornata... Cosi' mentre la nave, prosaicamente, faceva
fischiare tutte le sue sirene per annunciare festosa la partenza,
ecco arrivare la terza sirena destinata a tormentare la mia
vacanza.
-ALLARME..!!Allarme! falla a poppa! imbarchiamo acqua! tutti alle
scialuppe di salvataggio!-..un'enorme confusione si impadronì di
tutti i passeggeri,mentre io vedevo svanire lentamente la mia
agognata vacanza..ma cosa avevo fatto di male io?
Mi ritrovai così spintonato da altri passeggeri verso la
scialuppa più vicina e così in mezzo a tutta quella confusione
pensai che mi ero separato da Letizia senza aver detto nulla, mi
guardai intorno vidi due marinai indaffarati e sudati manovrare
gli argani della scialuppa, circa 15 passeggeri erano saliti su
di essa e fra loro Letizia che era rimasta vicino a me mi disse -
sono qui anch'io - ,le sorrisi e andai con lo sguardo oltre il
suo viso e vidi Anita che mi guardava era seduta a poppa ........
La scialuppa prese ad allontanarsi dalla nave, e io considerai
seriamente la situazione: dove ci trovavamo? e perche' la mia ex
mi guardava cosi' fissamente? Io volevo solo farmi una piccola
vacanza...
Da un abisso risalirono ricordi recenti che parevano vecchi di
secoli. Come ricordi di un'altra vita. Attimi interminabili.
Onde. Onde fredde e il respiro affannoso. A volte l'amore può
fare molto male. Avevo oltrepassato le settimane, i mesi, le
persone incontrate, i paesi attraversati. Ma quella flebile
fiammella rifletteva ancora il suo sottile bagliore sulla mia
anima ancora convalescente.
Ricambiai il suo sguardo.... E fu un errore! Sentii dentro di me
quella fiammella diventare fuoco ardente come se le onde del mare
fossero diventate benzina! Letizia accanto a me mi stringeva il
braccio in preda a una crescente paura e Anita dall'altro lato
della barca mi implorava con i suoi occhi di farle sentire
qualcosa di più caldo di quel vento marino che le scompigliava
tutti i suoi meravigliosi capelli rosso rame! Meravigliosi
capelli?!?! Accidenti! Ma se non mi erano mai piaciuti così
tanto i suoi capelli! Che mi sta succedendo! Calmati Roby....
tirai un grosso respiro riempendomi i polmoni di aria salmastra e
mentre l'adrenalina scendeva piano piano ai livelli consueti.
Certo la situazione era brutta.. ma con un po' di sangue freddo
sarei riuscito a gestirla nel migliore dei modi.. o almeno
speravo!
Per fortuna il pericolo mi fece uscire da questa fantasticheria
tra il narcisista e il paranoico. Un uomo con l'uniforme che
traspariva dal giubbotto salvagente mi diede uno scossone e con
modi bruschi mi disse: "non stia lì imbambolato, non lo
vede che imbarchiamo acqua ? Si dia da fare con quel secchio se
ci tiene alla pelle !!!"
Ripresi così il controllo di me stesso e mi diedi da fare con il
secchio .Mi resi cosi conto della situazione : il mare si era
ingrossato e le onde minacciavano di capovolgere la barca ,l'uomo
in uniforme si mise a dare ordini secchi e decisi e tutti
capirono che si rischiava la pelle e solo sotto la sua guida e la
sua esperienza ci saremmo potuti salvare
Chi si occupava dei remi imprecava a ogni ondata che entrava in
barca, il mio sguardo andò verso la nave a qualche centinaio di
metri da noi, si era reclinata decisamente su un lato.....
In un attimo, la maestosa nave s'inabissò e in quei frangenti il
mio pensiero e penso di quelli imbarcati nelle scialuppe fu un
solo: Deo gratias, per stavolta siamo salvi, ma dove
andiamo?Eravamo in balia delle onde e le scialuppe
s'allontanavano sempre di più. Anita mi si avvicinò e mi disse
in un'orecchio " mi scappa la pip'" e a me lo dici?
Sarà stato l'effetto acqua.. ma si posizionò ed evacuò.
Improvvisamente le furie del mare scemarono, ci domandammo:
merito d'Anita? Intanto passato il grande spavento i crampi allo
stomaco e la sete ci presero tutti. Amedeo il marinaio tirò
fuori dalla saccoccia un panino con le acciughe e cominciò a
pappare...a noi, a noi, un coro si levò, finché preso dal
rimorso Amedeo spartì quanto rimaneva dell' acciuga col pane e
dividemmo il bendidio.
"Terra, Terra", Alcide De Grandis il Commendatore
gridò, eravamo salvi ,ma cosa ci riservava il futuro?
Una vita normale ... senza Anita, certamente non ne voleva più
sapere di me. Comunque eravamo salvi, ed avevo una nuova
avventura da raccontare agli amici: avevo fatto naufragio! Non
capita tutti i giorni.
Il seguito, lo potete trovare in un'altra storia, quella che
preferite.
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