La compagnia dei vagabondi
raramente si ferma per più di un paio di giorni su una piazza.
Ma tutto è possibile nel magico mondo della finzione, ed invero
tutto accadde all'imbrunire, in prossimità di un paesotto
dall'aria grassa e bonacciona, le case basse e larghe e gran
camini e forni; sapore di festa, nell'aria, odore di buon cibo e
gran vociare allegro tutt'intorno. In particolare, dal forno di
Gianni usciva quel buon profumo che sempre più raramente è
possibile avvertire nelle città sommerse dalle esalazioni del
traffico e dai fumi dalle industrie. Egli sapeva davvero fare il
pane come quello di una volta, acqua lievito e fior di farina,
con la ricetta della nonna. E spesso i vagabondi si fermavano lì
davanti con aria sognante, e Gianni non negava mai un po' di buon
pane fresco....Era molto conosciuto ed apprezzato in paese, era
il tipico bravo ragazzo che tutte le mamme vorrebbero per le loro
figlie. La bottega di fornaio l'aveva ereditata dal padre,
fornaio pure lui come lo era stato il nonno, una tradizione di
famiglia fare il pane.
Fu appunto un vagabondo che con un gesto di cercar soldi che non
trovava chiese a Gianni se gli dava un po' di pane fresco e
fumante da riempire di mortadella da comprare al negozio di
fianco....... Gianni lo guardò, e, con un gesto che
rappresentava bontà e umiltà gli diede senza dire una parola un
grosso filone di pane appena sfornato; il vagabondo annuì
soddisfatto, e, tirando un grosso sospiro di sollievo, gli diede
in dono una figurina...
Gianni la guardò con aria perplessa, pareva un simbolo, un
triangolo inscritto in un cerchio da cui si diramavano i raggi
del sole. "è un messaggio di speranza - disse il vagabondo
- per un mondo libero dal dolore a dalla sofferenza".Gianni
appoggiò la figurina sul bancone, al solito posto, dove
appoggiava le carte da esaminare più tardi. L'avrebbe passata al
primo ragazzo che si fosse affacciato nel suo negozio. I ragazzi
sono sempre pronti a chiedere, e spesso basta una figurina per
accontentarli; da lui, poi, non passava ora che qualche ragazzo
venisse a salutarlo.
Gianni aveva sempre molto da fare, ma ormai l'ora di chiusura si
avvicinava, i clienti abituali erano già passati, poteva
cominciare a radunare le cose e abbassare la saracinesca. Due
colpi forti, però, lo scossero, vibrati da una mano dura,
diversa da quelle dei paesani. La figura dietro la porta disse
una sola parola: "Polizia". Non era il vecchio
maresciallo, quella voce la conosceva bene, una voce paciosa, da
vecchio amico che passa a fine giornata per fare due chiacchiere.
Questa era una voce forestiera, arrogante, imperiosa. "E'
stato qui uno strano tipo che regalava strane figurine?"....
A circa 7 km di distanza, in una radura tra salici e betulle, un
curioso uomo nerovestito rovista in una sacca di cuoio consunto;
maneggia qualcosa che somiglia a delle carte di credito... o
carte da gioco con strane figure molto simili agli arcani
maggiori dei tarocchi, conta le carte : sono 20 , ne mancano 2,
la 19esima quella raffigurante il sole e la carta n°0 quella che
raffigura il matto,il vagabondo che gira con il suo sacchetto
appeso al bastone.......
Intanto nel negozio di Gianni si svolgeva un incredibile
interrogatorio.
"Conoscevi quell'uomo? Che cosa ti ha detto? Che cosa ti ha
dato? E dov'è ora?"
Inutilmente Gianni protestava di non sapere nulla.
"Ma insomma, che avrà fatto quel tipo? A me sembrava
mattocchio, ma a posto...."
"Cosa ha fatto, chiedi ? Ha bestemmiato il nome di Dio e
sputato sulla più sacra delle preghiere, ecco cos'ha
fatto".
Gianni capì allora con chi aveva a che fare e notò, ciondoloni
dalla fibbia dei pantaloni di uno degli uomini, l'inconfondibile
simbolo della esse tagliata verticalmente da due sbarrette.
Certo, il vagabondo aveva bestemmiato il nome di Dio, il nome del
Dio Dollaro!
Ma la polizia era giunta troppo tardi, il vagabondo con il suo
sacchetto appeso al bastone era già lontano, lungo i sentieri
del bosco e della campagna, della città e del borgo, ovunque
portando con se' le sue figurine da regalare. Non è stato facile
per Gianni raggiungerlo, ma ora vagano insieme portando con loro
un messaggio di speranza e di certezza, per un mondo libero dal
dolore, per un mondo invaso dalla pace.